Ai 18 Dirigenti scolastici della Provincia di Firenze che hanno inviato ai giornali una lettera aperta contro le occupazioni, vorei esprimere la massima solidarietà sia come insegnante di scuola superiore (ISIS Vasari) sia come responsabile del settore cultura ed istruzione del PdL di Figline Valdarno. Che gli studenti inizino ad occuparsi di politica e quindi a riflettere sulla realtà che li circonda, è cosa giusta perché fa parte di un naturale processo di crescita intellettuale che va quindi incoraggiato e ben indirizzato; purché l' interesse verso la politica sia collocato in una dimensione culturale ed etica fondata innanzitutto sul rispetto della Scuola come istituzione, dell' insieme di regole che sono alla base di qualsiasi forma di convivenza civile e dei doveri che l' apprendimento comporta ai discenti e, naturalmente, anche ai docenti che ne sono promori. Le occupazioni degli istituti superiori che ogni anno ormai si ripetono con puntualità e spesso si traformano in veri e propri "rave party" tollerati dalle autorità (con conseguenti atti vandalici contro gli edifici pubblici), non hanno più alcun significato culturale e nemmeno di consapevole protesta politica. La scuola deve educare in primo luogo alla responsabilità e all' 'impegno: continuare a permettere le ocupazioni come se fossero un inevitabile male di stagione, è un pessimo segnale verso la maggior parte degli studenti che hanno voglia di studiare e prepararsi per la loro futura vita lavorativa.
Ben venga, allora, l' appello dei 18 Dirigenti scolastici, che ci auguriamo possa costituire un ulteriore passo avanti verso la scuola del merito e della responsabilità, che le ideologie e le pratiche provenienti dal '68 avevano ormai affossato.

Roberto Riviello
responsabile settore cultura PdL Figline